
Un po’ perché sto preparando un nuovo progetto, un po’ perché quando si abita in campagna e vicino a un bellissimo lago praticamente si ha sempre la sensazione di essere fuori dal caos, anche quest’anno passo il mio agosto a casa, tra studio, lavoro, cani e cene in giardino.
Quando si ha molto tempo a disposizione, o fuma il cervello perché la quantità di cose interessanti e utili da leggere è spropositata e si fa fatica a staccare, o si finisce la giornata dicendo Bene, e quindi oggi che minchia ho fatto?
Ecco, quando capita la seconda ipotesi, una persona iperattiva va in tilt.
Non fare niente, o almeno crederlo, fa immediatamente sentire pigri, scansafatiche, il senso di colpa crea ombre minacciose e a nulla serve sapere che passare una giornata in totale ozio è un toccasana per il cervello: soprattutto considerando che, dopo aver finito di sentirti inutile per la società, per la galassia e per il cosmo, ti vengono nuove idee.
La mia ultima, arrivata proprio nel giorno più stupido dell’anno, Ferragosto, che di buono ha solo che sei autorizzato a mangiarti una betoniera di pollo coi peperoni, è quella della routine creativa.
Dunque.
Partendo dal presupposto che il cervello va allenato come ogni altra parte del corpo e aggiungendo anche che tutti noi, credo, mangiamo prima ciò che ci piace di meno e lasciamo per ultimo quello che ci piace di più, ho messo su carta le 3 cose per me più difficili da fare tutti i giorni e il tempo da destinare ad ognuna di esse.
Quindi:
1. Risolvere problemi lavorativi: 90 minuti
2. Scrivere: 60 minuti
3. Fare Ginnastica: 30 minuti (non vorrei stancarmi troppo)
Ho scritto 3 Post-it, li ho messi sul vetro e man mano che faccio le 3 cose, li sposto all’estremo opposto, come a dire: fatto.
Costruire in modo creativo una routine degli impegni più ostici che tutti i giorni ci assillano, è necessario alle persone che pensano molto e che sono costantemente alla ricerca dell’Ulteriore come stile di vita.
E dare ad ognuno degli impegni il tempo di realizzazione, è la chiave per integrarli nella nostra vita, tutti i giorni e senza accorgersene, dedicando il resto invece a tutto ciò che amiamo fare, compreso lavorare chiaramente.
Così facendo, i 3 maledetti smetteranno di essere pensieri ricorrenti e fastidiosi che ci ricordano quello che non abbiamo fatto, e diventeranno 3 piccoli luccicanti risultati raggiunti ogni giorno.
Tiziana
📸 𝕝𝕒 𝕞𝕚𝕒 𝕤𝕔𝕣𝕚𝕧𝕒𝕟𝕚𝕒
16 Agosto 2021