No alla Festa della Musica

Stamattina avevo un appuntamento a Roma e giravo giravo per trovare parcheggio in centro. Guardandomi intorno, era tutto un cartellone sulla Festa della Musica il 21 giugno, quest’anno dedicata ad Ezio Bosso. Un fiorire di carta gialla con sopra scritta una delle frasi più citate di Ezio: La Musica si può fare in un solo modo: Insieme.

Molto bello penso, ma che c’entra il cartellone con quelli che suonano dal balcone? E vado quindi a leggere quello che è scritto nel sito della manifestazione: Si organizzeranno concerti nei cortili delle case, sotto i portoni, sulle terrazze, nei giardini, nelle piazzette, vicino a tutti quei posti in cui la gente possa affacciarsi e godere della musica dal vivo.

Allora, siccome sapevo quello che pensava Ezio a questo proposito, vado a riprendermi una sua intervista durante il lockdown, gli chiedono:
Nei giorni di isolamento sono state le note a farci uscire virtualmente dalle case con i cori dai balconi. Lei ha partecipato?
Lui risponde:
No. Mi sono rifiutato. Tutti gli eventi estemporanei cui assistiamo rischiano di diventare molto pericolosi. Perché veicolano il messaggio che la musica si possa fare con una chitarra in mano di fronte al telefono. Capisco lo sfogo di questi giorni. Le esplosioni di emotività. Ma sono profondamente contrario all’idea che il suono sia distrazione. La Musica è una produzione alta.

Quindi? Che vogliamo fare? Perché incentrare una Festa della Musica sul suonare nei portoni, nelle piazzette, nei terrazzi ed intitolarla ad un artista che era contrario a tutto ciò?

Con la musica SI LAVORA, non siamo menestrelli, non siamo saltimbanchi, chi fa Musica come lavoro, non suona per diletto: suona per professione, suona con delle regole, suona con dei dogmi.

Avete strarotto i coglioni: e tutti quelli che avallano la Festa della Musica, sono nemici dei lavoratori dello spettacolo, nemici di chi lotta ogni giorno per vedere riconosciuti i diritti di artisti.

Pagate le indennità e le Casse in Deroga intanto, non suonate gratis, non fate uscire una nota dai vostri strumenti, tutelatevi e proteggetevi.

Boicottiamo la Festa della Musica e rispettiamo così chi lavora con e per la Musica.

© Tiziana Tentoni
16 giugno 2020