
Mi riferisco, ma solo come uno degli esempi, a quello che è successo a Yuja Wang sul palco di Vancouver. La super pianista, il giorno del recital al Chan Centre for the Performing Arts, racconta di essere stata non solo trattenuta all’aeroporto ma sottoposta ad una sorta di interrogatorio umiliante e molto duro. Appena finito, è corsa in sala ma, essendo davvero sotto shock ed avendo pianto molto, ha deciso di indossare degli occhiali neri sul palco, perché aveva gli occhi molto rossi e gonfi avendo pianto parecchio per l’accaduto.
Ora, voi mi dovete dire come si possa esser così imbecilli non solo dal criticarla senza manco chiedersi il perché, ma dal sentirsi privati del rispetto. Cioè un’artista come quella, invece di cancellare il recital come avrebbero fatto altre star del suo calibro per la metà di quello che è successo a lei, si scapicolla piangendo in sala, si veste, si guarda allo specchio, vede i suoi occhi provati, decide di indossare un paio di occhiali perché si sente a suo agio E VI MANCA DI RISPETTO?
Il problema, vero, grande, è che ormai il beneficio del dubbio non lo si concede più a nessuno: senza fatti, senza certezze, ci si avventa su una presunta notizia, si infetta il web, si contagia l’informazione, si esprimono pareri violenti in totale ignoranza e deprimente arroganza.
Si saccheggiano supermercati senza alcun senso così come si saccheggia la rispettabilità delle persone, la credibilità di un paese, senza sapere nulla, senza conoscere.
Dovreste vergognarvi.