
Amo Londra da quando avevo 17 anni, quando tutti i miei compagni di scuola italiani in gruppo andarono a fare quelle che si chiamavano le vacanze/studio in Inghilterra e invece mia madre, convinta che in quella maniera avrei solo fatto casino senza imparare niente, mi spedì per un mese da sola a Wimbledon a casa di un’amica di famiglia inglese che aveva una bimba di 6 mesi. Il risultato fu che i miei amici si divertirono un sacco, ma io l’inglese lo imparai sul serio.
È una lingua bellissima, talmente facile apparentemente da fare come niente brutta figura. È piena di sfumature, l’accento londinese poi è così seducente: il francese che è difficile lo sai, l’inglese invece lo scopri pian piano ed è per questo che è così affascinante.
La riunione di oggi è durata pochi minuti, fondamentalmente ti chiedono chi sei, cosa fai, che vuoi e come pensi di riuscirci. Oggi, avendo le idee chiare sulla risposta a tutte e 4 le domande, ma soprattutto avendo la capacità di esprimermi esattamente come volevo, ho ripensato a mia madre che non si fece intenerire dalle mie lamentele tardo adolescenziali e l’ho ringraziata una volta in più perché, come al solito, aveva ragione.
©Tiziana
Londra, 30 gennaio 2017