Luce nel buio

LUCE NEL BUIO

L’orrore di Palermo serva, se possibile, a guardarci dentro e ad essere luce che prova a rischiarare quando intorno c’è solo buio.

In questo blog dovrei parlare solo di musica classica, ed è quello che faccio sempre.

Ma i fatti di Palermo mi hanno scioccata e non penso praticamente ad altro.

Invoco la giustizia, ovvio, ma voglio anche condividere con voi quanto sia importante, per questi ragazzi di cui abbiamo la responsabilità perché siamo il loro riferimento, incentivare e supportare sempre la possibilità di appassionarsi a qualcosa, aiutarli a trovare la loro strada e assecondarli, sostenerli.

Quando ero adolescente, frequentavo una scuola privata, con tutto ciò che questo comporta, anche frequentazioni non sane, anche droghe che giravano con facilità. Ma io ero sempre a studiare, non partecipavo alle gite, il sabato pomeriggio non potevo proprio andare a fare comitiva con i miei compagni di liceo e annessi perché dovevo studiare il violino, volevo studiarlo, avevo un interesse superiore.

La musica mi ha salvata, non da situazioni drammatiche per carità ma da una scorciatoia esistenziale di cui mi sarei certamente pentita, più tardi, più grande, più consapevole.

I nostri figli, i nostri nipoti sono creta che si secca facilmente se non la curiamo, se non le diamo una forma, se non la amiamo e proviamo a darle l’inclinazione che ci sembra più giusta.

L’orrore di Palermo serva, se possibile, a guardarci dentro e ad essere luce che prova a rischiarare quando intorno c’è solo buio.

È un nostro dovere.