Sì, ma di mestiere?

SÌ,MA DI MESTIERE?

Quando vi chiedono se di mestiere fate proprio i musicisti, spiegate bene la vostra professione. Dimostrare curiosità in ciò che l’altro fa, è un grande segnale di propensione all’ascolto e di rispetto.

Quando qualcuno mi chiede cosa faccio di lavoro, ed io rispondo che mi occupo di marketing della musica classica, la scena è sempre più o meno questa: espressione vuota, sorriso tirato, finta comprensione. Poi, dopo qualche secondo, immancabile arriva: che bello, cioè?

Ammetto che inizialmente la cosa mi faceva molto innervosire: e dunque mi limitavo a specificare che sono una consulente, docente, scrivo articoli e curo progetti. Ma siccome pure lì vedevo una reazione interdetta seguita da un Mi spieghi meglio? dell’interlocutore, ho iniziato a chiedermi se non valesse la pena invece, piuttosto che sentirmi piccata e stufa di dover sempre spiegare, parlare approfonditamente del mio lavoro e descriverlo con parole semplici ed esempi pratici.

Così facendo, mi sono accorta che l’interesse delle persone aumenta, diventando di fatto l’argomento da approfondire nei 10 minuti successivi; ma, soprattutto, ho scoperto che parlare di ciò che faccio, visto che amo ciò che faccio, mi aiuta ogni volta a scoprirne un lato diverso e apre anche negli altri una prospettiva nuova, che trovano interessante.

Infondo, dimostrare curiosità in ciò che l’altro fa e volerne sapere di più, è un grande segnale di propensione all’ascolto e, di conseguenza, di rispetto: e dunque, ai malcapitati che ora mi chiedono quale sia il mio lavoro, sciorino un 5 minuti buoni di spiegazioni, esempi, aneddoti appassionati su come, quando e perché mi occupo di marketing della musica classica.

Ecco, quando vi chiedono cosa fate, voi rispondete che siete musicisti e dall’altra parte arriva il sempre attuale Sì ma di mestiere?, provate a porvi con benevolenza. L’altro non sta svalorizzando il vostro lavoro, semplicemente non sa e vuole capire di più. Poi che questo derivi da un posizionamento fuorviante della figura del musicista in Italia siamo d’accordo ma non apriamo qui il caso, diamo per assodato che forse a Berlino non succederebbe.

Ma tant’è e dunque guardiamola come un’opportunità: ti racconto bene cosa faccio, cosa provo, le difficoltà, le gioie e ti ringrazio pure perché così, ancora una volta in più, sentirò dalla mia voce quanto è bello vivere di musica e che fortuna ho nel fare questo mestiere.

Sì, è un mestiere: aspetta che ti spiego.

👉Un articolo del 2019 in cui  affronto proprio le ragioni per le quali secondo me quella del musicista spesso non viene considerata una professione. Anche questo si chiama Sì. Ma di mestiere? evidentemente questo titolo mi piace. 😊

MARE on Spotify

Una playlist dedicata ad alcuni brani di musica classica che hanno come protagonista il mare. Bella da ascoltare in una spiaggia deserta, in barca ma anche sotto l’ombrellone per attutire le urla dei bagnanti. Una piccola oasi musicale per le orecchie! 🏝️☀️🎧🎶