La pagina Facebook per i musicisti di musica classica

Musicisti di musica classica e pagina Facebook

Confondere il profilo personale con la pagina professionale, è uno degli errori di valutazione più grandi che un musicista possa fare.
 
Se torniamo agli albori e al motivo per il quale Facebook è nato, sappiamo tutti che lo scopo era quello di favorire le interazioni tra studenti, un obiettivo di utilizzo ludico, di divertimento e contatto.
 
La successiva nascita di una serie di prodotti commerciali nel social network, tra i quali appunto le pagine professionali, ha dato una svolta radicale non solo agli obiettivi (e quindi alle regole) di Facebook, ma anche ai nostri.
 
Vediamo in 5 punti perché la pagina professionale è la scelta giusta per un musicista.
 
1. Professionalità.
Il profilo personale è uno spazio privato, di intrattenimento, destinato ad amici e conoscenti, è concepito per socializzare, non per farsi pubblicità. La pagina professionale invece, come dice appunto la parola stessa, è il luogo dove fare promozione e pubblicità a ciò che ci permette di guadagnare, che sia un concerto, un libro, un CD, un’iniziativa che preveda un pagamento. Per questo Facebook è chiaro nella dichiarazione dei diritti e responsabilità: non si può usare un profilo personale per attività di promozione a scopo commerciale, pena la possibile chiusura dell’account.
 
2. Reputazione
Un artista con una pagina professionale trasmette sicurezza in se stesso, nei propri mezzi, qualità e prospettive. Vuol dire che è cosciente che la sua professione non è un passatempo ma qualcosa su cui investire. Questa si chiama in senso lato reputazione, ed è determinante non solo nelle capacità interpretative e musicali di un musicista, ma anche in quelle strettamente legate alla gestione della professione.
 
3. Campagne pubblicitarie
Quello che spesso si cerca solo altrove (ho bisogno di un agente, ho bisogno di un ufficio stampa, ho bisogno di comprare uno spazio sul giornale) lo si può invece gestire con i mezzi che Facebook stesso ci mette a disposizione, le promozioni a pagamento, molto efficaci se usate nella maniera corretta. Attenzione però: fare una campagna a pagamento su Facebook, non vuol dire cliccare sul pulsante Metti in evidenza, scegliere il pubblico che ama la musica classica, in Italia, età 18/65 anni: quello è buttare soldi, avrete forse più like ma non visibilità né tantomeno conversioni (obiettivi raggiunti, per capirci). Lo strumento da utilizzare è Business Manager e non si tratta di una roba semplice, è vero: ma la differenza in termini di risultati sta tutta lì e si può, con metodo e facendo i passi giusti, riuscire a comprenderne il meccanismo quanto basta per la nostra professione.
 
4. Analisi dei dati
Cosa c’entra un musicista con l’analisi dei dati? Moltissimo. Scoprire che tipo di pubblico segue i nostri post, quando, a che ora, quali altri interessi ha, è come quando riascoltiamo la registrazione di un concerto per capire gli errori: lo facciamo per migliorare al concerto successivo. Ecco, questo è il beneficio impagabile dell’analisi dei dati: vi aiutano a gestire al meglio il vostro budget destinato alla promozione, e si possono avere buoni risultati anche con cifre che vi assicuro basterebbero al massimo ad avere un trafiletto su un giornale di provincia letto da 70 persone.
 
5. Incremento dell’attività
Sì, usando la pagina Facebook con metodo, obiettivi, competenza, conoscenza, passione per ciò che si fa e desiderio di comunicarlo al pubblico, l’attività concertistica e professionale migliora: e non di poco. Ma ci vuole costanza e pianificazione, due concetti che ai musicisti sono chiarissimi: ogni volta che si affronta un brano di repertorio nuovo, non bisogna forse prima analizzarne i passaggi più ostici e su questi costruire un metodo di studio tecnico strutturato? Più i risvolti tecnici di un concerto o di una sonata sono risolti, maggiore sarà poi la libertà musicale ed espressiva che avremo. Guardate alla pagina Facebook come lo strumento per promuovere con la giusta tecnica la vostra professione e datevi un periodo di tempo per verificarne i risultati concreti e le maggiori opportunità che vi offre: sarà tempo ben speso.