
Se l’Organizzazione Mondiale della Sanità proclamerà pandemia il Coronavirus, tra i primi beneficiari dei fondi straordinari stanziati, ci saranno Cina, Giappone e anche l’Italia. E c’è un protocollo per questo, come per tutti gli stanziamenti di fondi, che prevede dei parametri che devono essere rispettati. Tra cui la chiusura delle scuole, questo è il link del Piano di preparazione e risposta ad una pandemia del Ministero della Salute:
http://www.salute.gov.it/…/C_17_pubblicazioni_501_allegato.…
Quindi ragioniamo sempre ed anche in termini razionali. È evidente che, essendoci la possibilità di prendere, e giustamente, dei fondi per il danno enorme fatto a questo paese dal virus e da come è stata gestita l’informazione (soprattutto), sia necessario mettere in atto misure che sono anche funzionali all’ottenimento dei fondi. E chiudere le scuole per 10 giorni può rientrare in uno dei parametri e può essere determinante.
Mi sembra opportuno fare anche questa valutazione. E sarà giusto che parte di questi fondi, se riusciranno a prenderli perché per l’Ebola l’Africa non ci riuscì, vadano necessariamente anche alle istituzioni artistiche e musicali che hanno già chiuso e chiuderanno ulteriormente i sipari. E a questo proposito, vi invito a sostenere con me la pagina La Cultura non chiude, un’iniziativa molto intelligente.
Informiamoci, valutiamo, guardiamoci attorno, non cadiamo in preda all’angoscia e tranquillizziamo le fasce più colpite, anzi additate dalla mala informazione, come gli over 65.
Non è colpa dei social, ma di chi ogni giorno si mette di fronte al pc e decide di sfogare la frustrazione scrivendo idiozie irrispettose, sommarie. E pericolose.
Tiziana, 5 marzo 2020
Ps: attendo con ansia la prima mente illuminata che scriverà AH CERTO QUINDI SECONDO TE CHIUDONO LE SCUOLE PER AVERE I SOLDI