Aspettando Primavera

In questo periodo molte persone mi chiedono consigli su cosa pubblicare sui social, cosa possa funzionare, cosa possa colpire.

Inizialmente anche io ho pensato bisognasse leggere la situazione come una opportunità per creare cose ed abbiamo assecondato il mood de #lamusicanonsisferma, aprendo i social di Amusart e dando spazio ad artisti ed iniziative che desiderassero essere condivisi: e continueremo a farlo, ci arrivano molti video, li stiamo selezionando e pubblicando.

Ma più i giorni passano, più ascolto ciò che succede dentro me stessa e più mi convinco che invece, in questa situazione di isolamento sociale, perché di questo si parla, non dovremmo fare proprio niente che non sia ciò che sentiamo davvero.

Non bisogna ESSERCI per forza. Perché i social sono il riflesso della realtà e la realtà, ora, è che le strade sono semideserte e le occasioni di aggregamento e socialità vietate.

Perché allora dovrebbero essere affollati i social come se niente fosse? Sarebbe uno scollamento comunicativo, e tutti nel settore social media marketing ci accorgiamo che i risultati di engagement sono diminuiti, salvo che non si parli dell’emergenza attuale. Apple (APPLE!) ha messo fuori un bellissimo clip per la festa della donna: quasi non percepito, se consideriamo i parametri di una delle aziende più seguite al mondo.

Tra qualche mese avremo la situazione chiara di quello che davvero è successo; ma per ora, comunque la pensiamo, dobbiamo rispettare le regole imposte, assecondare lo spirito di collaborazione nazionale che in molti hanno ritrovato nascosto chissà dove, me compresa. Non condivido, ma rispetto tutte le regole.

Ed è proprio sbagliato che stare a casa equivalga a stare più sui social, è esattamente il contrario. Più la vita sociale è limitata, più abbiamo l’opportunità di occuparci dei nostri valori e passioni: i figli, i genitori, i cani, la lettura, il cinema. E meno abbiamo bisogno invece di rendere tutto ciò social, perché ci riempie così, non siamo frastornati dalle mille sollecitazioni e non abbiamo bisogno di sfogare lo spaesamento in un post.

Quindi, se in questo momento sentite, come me, una perdita di interesse nell’utilizzo dei social e vi state chiedendo se sia giusto o meno, io vi dico che mai come questo periodo è giusto fare esattamente ciò che si sente. Perché si capisce se un clip o un’iniziativa è un tentativo disperato di esserci e questo non serve, a noi e a tutti. Ed è controproducente.

Abbiamo una realtà da vivere in questo momento e dobbiamo calarci in quella, secondo me: il cambio di stagione, i vestiti da regalare, la mensola della cucina che sta sempre lì lì per cadere, il giardino che sta mettendo nuove gemme.

Pulire, ordinare, dentro e fuori: e prepararsi alla rinascita e alla nuova primavera. Che, virus bastardo o meno, possiamo star certi arriverà: facciamoci trovare pronti.

Tiziana, 11 marzo 2020