La Elbphilharmonie è stata inaugurata l’11 gennaio 2017, 15 anni per costruirla (7 di ritardo), unica entrata (ad una struttura che ha capienza per oltre 3000 persone comprese le sale e gli spazi comuni) da tre tornelli per il controllo dei biglietti elettronici a cui si accede dall’esterno in fila indiana, con tempi di attesa anche di 10 minuti a meno 5 gradi: siamo ad Amburgo, non a Casablanca. Scale mobili claustrofobiche permettono l’accesso alla sala in “soli” 15 minuti e l’uscita in “soli” 34 minuti, ammassati e stipati in un cunicolo, baldanzosi e sorridenti ragazzi consegnano programmi di sala color rosa shocking vestiti con frac dalle code rosse, magliettina a righe bianche e nere stile gondoliere e scarpe porpora abbinate.
Beh, dice, però l’acustica sarà spettacolare: è intima, morbida, ma piccola, cameristica, sproporzionato l’impatto acustico troppo ridotto rispetto all’infinito spazio visivo, non favorisce la concentrazione.
Ma come?! Questa sala è un prodigio, è stata costruita seguendo un algoritmo!! E sarà l’algoritmo sbagliato, non funziona, per niente, o almeno non ancora, ci vorrà tempo, tanto: quello necessario ad ammortizzare 860 milioni di euro.
OTTOCENTOSESSANTAMILIONIDIEURO.
Gridiamo anche agli scandali europei, non solo a quelli italiani.
Amburgo, 31 gennaio 2017
